{"id":3806,"date":"2019-09-11T18:52:33","date_gmt":"2019-09-11T16:52:33","guid":{"rendered":"https:\/\/giochigiapponesi.com\/?p=3806"},"modified":"2019-09-11T18:52:33","modified_gmt":"2019-09-11T16:52:33","slug":"cosa-studiare-per-programmare-videogiochi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/giochigiapponesi.com\/cosa-studiare-per-programmare-videogiochi\/","title":{"rendered":"Cosa Studiare per Programmare Videogiochi? Italia o Estero?"},"content":{"rendered":"

Sono molti i ragazzi che si chiedono cosa studiare per programmare videogiochi<\/strong> e dovete sapere fin dall’inizio che la passione per i videogame non \u00e8 sufficiente. Serve studiare, approfondire, conoscere, imparare. Solo cos\u00ec potrete fare di un videogioco il vostro lavoro.<\/p>\n

Questo anche perch\u00e9 in Italia l’industria dei videogames non \u00e8 certo la pi\u00f9 florida e non \u00e8 paragonabile al Giappone o agli Stati Uniti.<\/p>\n

Chi \u00e8 il programmatore di videogiochi<\/h2>\n

Prima di capire cosa studiare per programmare videogiochi \u00e8 utile capire quale mansione si andr\u00e0 a svolgere in futuro.<\/p>\n

Chi programma videogames altro non \u00e8 che un programmatore che, come tale, deve essere specializzato su determinati linguaggi informatici, come ad esempio C++, C#, Unity oppure UE (Ural Engine).<\/strong><\/p>\n

Il percorso formativo: cosa studiare per diventare programmatore videogames<\/p>\n

Se uno desidera diventare programmatore di videogiochi la strada da percorrere non \u00e8 certo breve: matematica con particolare attenzione allo sviluppo e creazione di algoritmi, fisica, programmazione informatica e linguaggi, sono solo alcune delle materie che il percorso scolastico invita ad affrontare.<\/p>\n

Questo \u00e8 il primo passo per diventare programmatore.<\/p>\n

Poi \u00e8 giusto specializzarsi, proprio come fa il medico.<\/p>\n

Studiare per programmare videogiochi significa acquisire anche competenze di design, di animazioni e di musica.<\/p>\n

Un videogame \u00e8 infatti composto da una parte informatica, una musicale, una di animazione e una (preponderante) di grafica.<\/p>\n

Ecco quindi che se desiderate diventare programmatori di videogames dovete approfondire le conoscenze di game designer a pi\u00f9 livelli, di creazioni musicali attraverso il computer e allo stesso modo di animazioni.<\/p>\n

Il percorso formativo per diventare programmatore di videogiochi prevede quindi una base eccellente di programmazione, sia pratica che teorica, per poi sviluppare successivamente altre conoscenze su programmazione e sviluppo software, unendo la figura del programmatore a quella dello sviluppatore.<\/p>\n

Le possibilit\u00e0 in Italia<\/h2>\n

L’Universit\u00e0 degli Studi di Milano<\/a> ha recentemente introdotto un corso di laurea in informatica con specializzazione ludica, con l’obiettivo di diffondere nuove basi, strumenti concettuali e metodi finalizzati alla formazione di professionisti in grado di inserirsi in ambito videoludico.<\/p>\n

Le specializzazioni attualmente possibili sono Game Designer<\/a> e Game Developer<\/a>, ovvero disegnatore di giochi (figura molto simile al programmatore anche se pi\u00f9 orientata alla parte grafica) e sviluppatore di videogames.<\/p>\n

Il Game Designer si occupa prevalentemente degli aspetti grafici e di interfaccia utente, mentre lo sviluppo software \u00e8 pi\u00f9 un concetto correlato alla seconda specializzazione (quella di sviluppatore).<\/p>\n

Se il Game Designer \u00e8 pi\u00f9 canalizzato verso un percorso di progettazione game, il Game Developer ha maggiori competenze informatiche di programmazione e sviluppo.<\/p>\n

Questa \u00e8 la realt\u00e0 italiana attuale in tale ambito. Sicuramente all’estero la scelta \u00e8 pi\u00f9 vasta, soprattutto in Estremo Oriente e negli Stati Uniti.<\/p>\n

Nel nostro Paese vi sono poi iniziative estemporanee che puntano molto sull’aspetto del videogame, come concorsi, master specifici e corsi specialistici per chi ama l’ambito della programmazione videogiochi.<\/p>\n

L’Universit\u00e0 di Verona, ad esempio, ha lanciato qualche tempo fa un Master in Game Development.<\/p>\n

Recentemente si sono aperte due accademie per fornire la formazione in ambito videogames.<\/p>\n

Le Accademie in Italia<\/h3>\n

\"esempio<\/p>\n

La prima \u00e8 la Vigamus Academy<\/a>.<\/p>\n

Nonostante il nome “anglosassone” in realt\u00e0 \u00e8 di matrice romana e ubicata proprio nella capitale.<\/p>\n

Non solo fornisce le basi informatiche per la programmazione e sviluppo videogiochi, ma ricomprende anche nozioni specifiche di marketing e abbraccia a 360 gradi diversi aspetti.<\/p>\n

Se da un lato fornisce una formazione completa, dall’altro non offre nulla di specializzato e quindi nonostante sia un percorso formativo riconosciuto a livello nazionale, dato che comunque rilascia una laurea, sar\u00e0 poi opportuno approfondire in altri modi la vostra conoscenza della materia.<\/p>\n

Nel caso in cui decidiate di frequentare la Vigamus Academy ne uscirete con una buona base per potervi poi specializzare nell’ambito videoludico a voi pi\u00f9 gradito.<\/p>\n

Intraprendere poi il percorso formativo di programmatore o di sviluppatore videogiochi sar\u00e0 operazione pi\u00f9 facile dopo che vi sarete laureati alla Vigamus.<\/p>\n

Una seconda opportunit\u00e0 per studiare da programmatore videogiochi si trova sempre a Roma ed \u00e8 l’Accademia Italiana Videogiochi (AIV)<\/a>.<\/p>\n

L’obiettivo \u00e8 di formare programmatori e sviluppatori capaci e di livello.<\/p>\n

Per questo sono corsi a numero chiuso in modo che gli insegnanti abbiano la possibilit\u00e0 di seguire con adeguatezza e attenzione gli allievi. Si premia la qualit\u00e0 a discapito del numero di iscritti.<\/p>\n

I percorsi possibili sono essenzialmente due: programmatore e grafico per videogiochi.<\/p>\n

La formazione di base ha una durata biennale e, dopo un primo anno in cui si imparano le nozioni generali, il secondo \u00e8 pi\u00f9 improntato agli approfondimenti e alla specificit\u00e0 dell’ambito scelto.<\/p>\n

Un terzo anno aggiuntivo \u00e8 facoltativo ed \u00e8 maggiormente finalizzato alla pratica di una demo alternata ad un ciclo di seminari e incontri di approfondimento con esperti del settore.<\/p>\n

L’ammissione all’Accademia Italiana Videogiochi non prevede requisiti scolastici particolari e chiunque pu\u00f2 fare domanda.<\/p>\n

L’auto apprendimento di chi vuole studiare per diventare programmatore di videogiochi<\/p>\n

Nell’ambito videoludico, dove non si trovano tante risorse formative, \u00e8 importante essere determinati e fermi nelle proprie intenzioni.<\/p>\n

Se volete davvero diventare programmatori di videogiochi dovete darvi da fare anche autonomamente.<\/p>\n

I libri sulla materia sono molteplici, la maggior parte dei quali scritti in lingua inglese e provenienti dall’America oppure tradotti dalla lingua giapponese.<\/p>\n

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